Starmer vuole rimediare al disastro Brexit

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Si avvicina il voto inglese, la partita per i Tories è persa

Lo scenario sembra roseo per Starmer e i suoi, che stanno già assumendo uno stile «ministeriale», comportandosi quasi da governo in carica: sui media britannici, le discussioni più accese, oltre a quelle sulle proporzioni della sconfitta dei Tories, riguardano proprio le prime mosse che potrebbe compiere Starmer una volta arrivato al numero 10 di Downing Street. Tra i vari dossier c’è quello della Brexit e più in generale dei rapporti con l’Unione europea: un tema su cui il nuovo Labour non si è espresso molto (volutamente), ma che potrebbe rivelarsi dirimente per il futuro governo.

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Europa 2024, gli unici tre partiti che si possono votare

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Come non credere nel futuro dell'Unione Europea? Io voto...

Il Partito democratico attuale però ha deciso di mettere la marcia indietro, un po’ come ha fatto Giorgia Meloni per rallentare l’evoluzione verso una destra conservatrice iniziata da Alleanza Nazionale, per tornare invece alla fiamma tricolore che scalda il cuore dei reduci (...) L'operazione nostalgica è riuscita perfettamente a Meloni, ma non è detto che riesca anche a Elly Schlein, visto che è già fallita in Inghilterra e Francia e, in parte, anche in Germania, tanto che con Keir Starmer e Raphael Glucksmann la sinistra tornata riformista e liberale sta per vivere una seconda giovinezza.Ne scrive Christian Rocca su Linkiesta. Elly Schlein è rimasta bloccata al giro precedente, quello di Jeremy Corbyn e di Jean-Luc Mélenchon, e di suo ha aggiunto una dose di assemblearismo studentesco e di americanizzazione alla Alexandra Ocasio Cortez, non accorgendosi che AOC nei campus adesso è accusata di moderatismo.

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Sunak ko, a Londra, la vittoria annunciata dei laburisti.

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Uk, la vittoria del 4 luglio, annunciata dal Labour Party, potrebbe riservare qualche sorpresa

Il Financial Times ha da poco pubblicato uno strumento molto interessante, che permette di travestirsi da stratega e provare a ipotizzare il risultato delle prossime elezioni, stimando l’esito in ogni circoscrizione elettorale. La prima cosa che risalta è quanto sia rossa la barra che raccoglie le previsioni sulla composizione del prossimo parlamento. Il dominio dei laburisti sembra incontrastato: stando alla proiezione dei seggi in base ai sondaggi attuali, il partito di Starmer potrebbe superare i quattrocentocinquanta seggi su seicentocinquanta, ben oltre la maggioranza assoluta di trecento ventisei, una cifra che potrebbe permettere al Labour di portare a compimento con la massima serenità la sua rivoluzione gentile (...) Dopo la disfatta alle elezioni del 2019, quando hanno ottenuto solo una decina di seggi, i libdem sono ripartiti dalle loro radici, ovvero la politica locale, raggiungendo risultati ragguardevoli di recente sotto la guida di sir Ed Davey. Il loro focus sul territorio potrebbe renderli un avversario ostico per i conservatori, regalando maggior vantaggio alle ambizioni laburiste. Proprio per questi motivi, è difficile stimare quanti seggi potrebbero raggiungere i libdem a partire dal consenso su base nazionale (che è circa del dieci percento): sebbene il loro sostegno generale sia molto inferiore a quello dei due partiti principali, in alcune circoscrizioni hanno una presenza significativa. Il commento di Francesco Del Vecchio su Linkiesta.

 

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